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CAMPO DI TEREZIN
Il campo di concentramento di Theresienstadt (o ghetto di Terezín secondo la definizione preferita da alcuni studiosi) è stata una struttura di internamento e deportazione utilizzata dalle forze tedesche durante la Seconda guerra mondiale. E’ noto per aver concentrato nel campo omonimo «i maggiori artisti», «il fior fiore degli intellettuali ebrei, pittori, scrittori, musicisti» e con «una forte presenza di bambini».La cospicua presenza di bambini all'interno del campo fece si che, per quanto possibile, i prigionieri adulti si adoperassero affinché tutti i bambini deportati potessero continuare il loro percorso educativo. Nonostante fosse loro proibito di frequentare la scuola, i bambini presenti a Terezín «frequentarono le scuole» autogestite del ghetto.
![]() Hans Krása nacque a Praga da padre avvocato ceco e da madre ebrea tedesca. Studiò sia il pianoforte che violino da bambino e continuò a studiare composizione presso l'Accademia di musica tedesca a Praga. Il 10 agosto 1942. Krása fu deportato presso il Campo di concentramento di Theresienstadt dove rielaborò Brundibar. Mentre era internato nel campo, produsse una serie di opere da camera anche se a causa delle circostanze, alcuni di questi non furono finiti. | ![]() Wilhelm Brasse nacque e operò come fotografo in Polonia, ma nel 1939, in quello che sarebbe stato il primo atto della Seconda Guerra Mondiale, i tedeschi invasero la sua madrepatria.Catturato mentre tentava la fuga, venne deportato ad Auschwitz dove fu assegnato all'unità fotografica che si occupava degli scatti identificativi dei nuovi prigionieri: una testimonianza fondamentale sul numero di detenuti. Nonostante le condizioni terribili, la preparazione di Brasse traspare da tutto il suo lavoro | ![]() Artista molto dotata (pittrice, fotografa, architetto e stilista di moda artistica), si trova quindi ad assorbire le proposte più innovative del periodo nei corsi di Paul Klee e di Vassilij Kandiskij. Deportata a Terezín nel 1942, parteciperà alla resistenza spirituale del ghetto insegnando arte per i bambini internati. In questa sua esperienza le sarà accanto una giovane allieva, Edith Kramer, che pur essendo nata a Vienna, non esita a trasferirsi a Praga per seguirla. |
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![]() Edith Kramer così ricorda l’esperienza: “Quando ero a Praga tenevo dei corsi a bambini rifugiati tedeschi con Friedl Dicker. Il suo atteggiamento e le modalità di trattamento mi influenzarono molto ed ebbi l’occasione di imparare molto da lei…Quando Friedl fu internata nel campo di Terezín con la popolazione del ghetto, ha continuato a lavorare e a insegnare ai bambini e questi lavori si sono salvati. | ![]() | ![]() |
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